Medico, filosofo e astrologo tedesco. Tra i maggiori
rappresentanti della tradizione esoterica e occultistica del Rinascimento,
viaggiò molto e fu attivo in Francia, Spagna, Inghilterra, Germania e
Italia, dove insegnò all'università di Pavia. Il suo pensiero in
merito alle scienze occulte fu condannato dalla Chiesa. Tra le sue opere,
ricordiamo: il
De occulta philosophia (1510), in difesa della magia come
suprema scienza, e il
De incertitudine et vanitate scientiarum (1527), in
cui critica tutte le scienze moderne e rivendica una fondazione fideistica della
conoscenza (Colonia 1486 - Grenoble 1535).